‘Ndrangheta e massoneria nel racconto del pentito Valerio.

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Alfonso Mannolo? «Era un massone» che poteva «contare su diverse amicizie, istituzionali e para istituzionali, anche nell’ambiente della giustizia e che potevano tornare utili per la sistemazione dei processi e quant’altro». Così il collaboratore di giustizia, Antonio Valerio, parla del presunto boss di San Leonardo di Cutro, imputato davanti al Tribunale di Crotone nel processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Malapianta” diretta dalla Dda di Catanzaro. Oggi il racconto del pentito cutrese, ritenuto attendibile dai magistrati.