La “repubblica della ‘ndrangheta”. C’è un’area della Calabria nella quale la libertà d’impresa, l’esercizio del voto, le regole del mercato, la concorrenza nei commerci, il consumo dei beni primari, il calcio dilettantistico appaiono disciplinati da leggi diverse da quelle dello Stato. Leggi ingannevoli imposte da “mammasantissima” di vecchia e nuova generazione, uomini capaci di condizionare ogni aspetto della vita pubblica usando la violenza e le minacce.
