’Ndrine, voti pilotati e seggi “controllati”. L’inchiesta Ducale fa tremare i palazzi

Dagli uffici della Procura alle stanze della politica, andata e ritorno. L’inchiesta “Ducale” ha tutte le caratteristiche di uno sciame sismico: le prime scosse sono state avvertite forti e chiare, ma potrebbero essercene altre. Intanto c’è l’acquisizione degli atti da parte della Commissione parlamentare antimafia, mentre sempre da Roma – parlandosi di “scambio elettorale politico-mafioso” – vengono segnalati riflettori accesi dal Ministero dell’Interno anche tramite la Prefettura. Di certo i nomi degli indagati dalla Dda hanno fatto scattare più di un campanello. Nelle ultime ore ha rotto per primo il silenzio iniziale il Partito democratico, la cui Federazione metropolitana ha diffuso una nota stampa in relazione alle ipotesi di reato contestate al sindaco Giuseppe Falcomatà e al consigliere comunale Giuseppe Sera.