Un’inedita forma di operatività transazionale della ‘ndrangheta realizzata sulla base di un patto criminale con contrabbandieri cinesi. Il porto di Gioia Tauro era diventata la principale via d’ingresso per merce contraffatta proveniente dall’Oriente e destinata a invadere il mercato nazionale ed europeo. Arrestati 26 dei 27 destinatari dell’ordine di custodia cautelare.
