«Nitto Santapaola comanda ancora il clan», il pm di Catania “esclude” un passaggio di consegne

Non ha perso una parola Nitto Santapaola della requisitoria del pm Fabio Regolo che in sessanta minuti ha sintetizzato i punti focali emersi nel dibattimento di Misure di Prevenzione frutto delle emergenze investigative dell’inchiesta del Ros Samael. Non a caso il sostituto procuratore ha chiesto l’acquisizione della sentenza di primo grado del giudizio abbreviato scaturito da quell’indagine. Santapaola – ha detto il magistrato – «è tutt’ora uno dei soggetti apicali di una delle organizzazioni mafiosi più efferate» e per questo «va sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni». Parole lapidarie quelle espresse dal pm mentre formulava le richieste al Tribunale presieduto da Maria Pia Urso. Nemmeno le decine di ergastoli e i decenni di carcere (sono passati 30 anni dalla sua storica cattura) avrebbero rescisso il legame con la cosca che porta il suo cognome. Il padrino dunque è «socialmente pericoloso».