“Nuova linea”, un confronto serrato allontana la sentenza al 4 gennaio

Processo concluso dopo un intervento extra delle parti. Le repliche dell’Ufficio di Procura prima, le controrepliche di alcuni esponenti il collegio difensivo subito dopo. Discussioni supplementari che hanno determinato l’inevitabile slittamento della sentenza di primo grado: il verdetto del Giudice dell’udienza preliminare, Margherita Berardi, è stato fissato al 4 gennaio. L’ultima udienza del processo “Nuova linea”, l’imponente operazione condotta in sinergia operativa tra pool antimafia, guidato da Giovanni Bombardieri, e il comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, che ha inferto un duro colpo alle gerarchie moderne delle ‘ndrine di Scilla, a capi, fiancheggiatori e sostenitori esterni delle cosche leader sul territorio, l’asse “Nasone-Gaietti”, si è sviluppato sul sintetico, ma parimenti intenso e pungente, intervento di Pubblici ministeri e difese per ribadire i propri punti di vista e soprattutto scalfire, corrodere, e soprattutto ribaltare, le pesanti conclusioni avverse.