Omicidio Agostino, perquisita la casa di Bruno Contrada.

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Nino Agostino faceva parte di una struttura di intelligence e dava la caccia ai boss latitanti. Un ruolo che lo ha portato ad avere rapporti con l’ex numero due del Sisde, Bruno Contrada, e con un altro agente segreto, Giovanni Aiello. Con loro avrebbe collaborato anche facendo da tramite tra inquirenti e mafiosi di peso come i Galatolo e i Madonia. Solo che, probabilmente sospettando di connivenze tra ambienti di Cosa nostra e investigatori, Agostino avrebbe cercato di fare un passo indietro: «per non finire nel calderone», avrebbe detto lui stesso. E per questo sarebbe stato ucciso.