Omicidio Ravidà, archiviata l’inchiesta

Un omicidio che per il momento rimane senza colpevoli. Perché i sospetti non sono prove. E in ogni caso escono di scena tutti e dieci gli indagati su cui la Procura e i carabinieri indagavano da quel 26 luglio del 2022. Quando di sera venne trovato il cadavere dell’allevatore 34enne Riccardo Ravidà, ucciso e poi bruciato dentro la sua auto, una Toyota Rav 4, in contrada Ferrera, a cavallo tra i centri ionici di Alì Superiore e Fiumedinisi. Il primo “indizio” che era tutto troppo vago per delineare il colpevole, o i colpevoli, s’era già avuto nel febbraio scorso, quando era venuta fuori la notizia che nei fucili, oltre dieci, sequestrati nell’immediatezza del fatto dai militari con una vasta operazione a tappeto in più centri ionici, non era stata repertata nessuna traccia dei proiettili sparati al pastore Ravidà.