Ottomila euro per i voti delle ‘ndrine in Piemonte. L’arresto dell’assessore

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Un patto coni boss. Quindici mila euro in cambio di un pacchetto di voti per assicurarsi l’elezione alle regionali del 26 maggio in Piemonte. E l’accusa che ha portato in carcere ieri Roberto Rosso, l’assessore agli Affari Legali di Fratelli d’Italia. Le 4477 preferenze che gli hanno assicurato un posto in consiglio regionale sono ora macchiate dal reato di voto di scambio politico mafioso che gli è stato contestato dai pm Paolo Toso e Monica Abbatecola. Dal carcere Rosso ha rassegnato subito le dimissioni, ma per ora solo quelle da assessore (non quelle da consigliere regionale), accettate dal governatore Alberto Cirio che si dice «allibito».