Parialò, Francalanza e Teresi rispondono e si discolpano.

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È quasi concluso il ciclo degli interrogatori di garanzia dell’operazione “Ottavo cerchio” con cui la Procura e la Squadra mobile hanno scoperto un giro mazzette in alcuni uffici pubblici che ha coinvolto funzionari, imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata. Ieri infatti il gip Maria Militello ha interrogato tre indagati dell’inchiesta che si trovano attualmente agli arresti domiciliari: l’autista giudiziario Angelo Parialò, accusato di corruzione, considerato la “talpa” che informava l’altro indagato Marcello Tavilla l’imprenditore barcellonese Giovanni Francalanza, che è assistito dall’avvocato Gaetano Pino e il dirigente del Genio civile di Trapani Giancarlo Teresi, che è assistito dall’avvocato Miriam Rizzo di Palermo.