Sarebbe stato «disponibile a facilitare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei lavori o dei servizi pubblici, garantendo enormi guadagni all’associazione mafiosa»: è l’accusa contestata dalla Procura di Catania al deputato regionale Giuseppe Castiglione, 46 anni, capogruppo del Movimento per l’autonomia, componente dell’Antimafia in Sicilia, arrestato per voto di scambio politico mafioso, assieme ad altri 18 indagati, da carabinieri del Ros di Catania nell’ambito dell’operazione Mercurio coordinata dalla locale Dda contro Cosa nostra etnea. Tra i destinatari del corposo provvedimento del gip, di oltre 1.300 pagine, per lo stesso reato, ci sono anche un consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa e il sindaco e il vice presidente del Consiglio comunale di Ramacca, Nunzio Vitale e Salvatore Fornaro. Complessivamente gli indagati sono 27 e il gip ha disposto il sequestro dei beni aziendali e di tutte le attrezzature funzionali all’esercizio delle ditte individuali Biagio Alessio Nicotra e Onoranze Funebri San Marco.
