Patto di ferro per ricattare lo Stato contro “41 bis” e leggi antimafia

Rapporti privilegiati e patto di ferro per realizzare sinergie criminali: anche il collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese ha ribadito la solidità del pensiero condiviso di Cosa nostra palermitana e ‘Ndrangheta reggina nell’esportare la stagione della tensione dalla Sicilia al Continente passando dalle bombe fatte esplodere a Roma, Firenze e Milano agli attentati ai Carabinieri consumati nel Reggino tra il 1993 e il 1994 e culminati nell’agguato mortale ai sottufficiali dell’Arma Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. Bombe, omicidi, sparatorie e sangue per provare a ricattare lo Stato e farlo indietreggiare rispetto alla mannaia del carcere duro ed alla legislazione su sequestri e confische dei beni di provenienza mafiosa.