Pioggia di condanne su boss e picciotti

Le cosche “confederate” esistono. E il gup distrettuale, Fabrizia Giacchetti, lo dimostra condannando a pene elevate i presunti capi delle consorterie “alleate” nel governo del territorio del capoluogo dell’Alta Calabria. L’inchiesta “Reset”, condotta congiuntamente da polizia, carabinieri e guardia di finanza ha consentito ai magistrati inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Vito Valerio e Corrado Cubellotti, di ricostruire le attività dei clan dominanti nell’area urbana. Attività che avrebbero spaziato dalle estorsioni, al traffico di droga, passando per l’usura e la gestione del gioco d’azzardo. L’operazione scattata nel settembre del 2022 ha rappresentato la più poderosa offensiva lanciata dallo Stato contro la ‘ndrangheta cosentina dopo le inchieste “Galassia” e Garden”, risalenti ai lontani anni 90.