Tre assoluzioni con formula ampia e «revoca delle statuizioni civili» – Antonino Serraino (difeso dagli avvocati Carlo Morace, Natascia Sarra e Alessandro Serraino) e Paolo Russo (difeso dagli avvocati Basilio Pitasi e Saverio Gatto)«per non aver commesso il fatto»; e Davide Barbaro (difeso dall’avvocato Lorenzo Gatto) per esclusione dell’unica contestazione che gravava nei suoi confronti, l’aggravante dell’agevolazione mafiosa – e 11 condanne in Corte d’Appello a Reggio (presidente Tarzia, a latere Lauro e Palermo) per capi e gregari della cosca di ’ndrangheta Serraino sul banco degli imputati nel processo “Pedigree”, le nuove generazioni della cosca con base operativa a San Sperato ed espansione fino a Cardeto e Gambarie in Aspromonte.
