Processo Thor, il figlio di Nitto Santapaola condannato in appello a 30 anni

Ventimila euro tramite un assegno fatto avere a Gaetano Strisciuglio per far convergere i voti gestiti dal suo clan sulla candidata Maria Carmen Lorusso, eletta al Comune con la lista Di Rella sindaco. C’è anche questo fra le contestazioni da cui difendersi l’avvocato Giacomo Olivieri, arrestato il 26 febbraio con l’accusa di voto di scambio politico- mafioso. Assegno che Strisciuglio avrebbe rimandato indietro — «non sia mai tu sparisci, quei soldi dove li dobbiamo andare a prendere? Come le paghiamo le persone?» — perché il clan è abituato a fare i conti con la realtà. Olivieri — che di euro ne maneggiava a milioni, facendoli entrare e uscire da società e fondazioni— pensava invece di potergli gettare fumo negli occhi: «Per essere sicuro facciamo un compromesso della palazzina di via Tancredi e tu domani l’incassi, perché hai un compromesso sulla casa». Ovvero una sorta di assicurazione, proponeva l’avvocato, sul palazzotto di Bari vecchia nel quale è ubicato un b&b di sua proprietà, dal suggestivo nome “Il rifugio degli Svevi”.