«Pubblici impiegati si mettevano a disposizione».

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Un gruppo «trasversale di soggetti» composto da imprenditori, faccendieri, funzionari pubblici, persino un autista giudiziario avrebbe compiuto «condotte illecite» . Nell’inchiesta portata a termine dalla Squadra mobile, «sono emersi compromessi e situazioni di favore che non devono essere considerati una cosa normale». Queste le parole del questore Vito Calvino, che ieri mattina, nella sala riunioni degli uffici di via Placida, ha introdotto la conferenza stampa dell’operazione denominata “Ottavo cerchio”.