Quattro proiettili. Due esplosi contro la fiancata destra dell’auto di servizio in uso al presidente della Pubbliservizi spa Adolfo Messina e due conficcati, in un occhio e in bocca, nella testa di un coniglio ritrovata dentro una busta e sotto il cancello automatico dell’abitazione del vice presidente della società, “partecipata” dell’ex Provincia, oggi Città Metropolitana, Salvatore Vicari. A occhio e croce dunque, il doppio inquietante episodio, ha tutta l’area di un messaggio intimidatorio destinato ai vertici della società finita sotto inchiesta dopo le denunce di Messina, pochi mesi dopo il suo insediamento, per quelli che sarebbero stati una serie di abusi perpetrati per anni nella gestione economica e operativa della società.
