«Quando l’infermiere mi avvicinò portandomi i saluti degli amici…»

Se per gli inquirenti sarebbero stati privilegi e concessioni illecite, per i detenuti normali scambi relazionali conseguenza del rango criminale e della provenienza geografica. Inevitabilmente al carcere “San Pietro” una voce forte era quella dei detenuti di Reggio-città e della roccaforte della ’ndrangheta Archi. A ripercorrere gli scenari all’interno del “San Pietro” sarà il collaboratore di giustizia Mario Gennaro atteso all’Aula bunker nel processo all’ex direttrice Maria Carmela Longo, ad un medico dello stesso istituto penitenziario e a una detenuta che avrebbe beneficiato di un certificato medico per sottrarsi ad una testimonianza logisticamente scomoda in Tribunale.