E si il nome più appropriato è questo: generazione Gomorra. Stanno crescendo nuove leve della criminalità nei nostri quartieri che sembrano aver preso come modello di riferimento i gruppi camorristici della fortunata fiction televisiva, tratta dal libro di Roberto Saviano, come se i vari Conte o Savastano fossero eroi. Negativi, ma sempre “eroi”. Ragazzini che giocano ad atteggiarsi a piccoli boss, un contesto sociale che scoraggia ogni tentativo di ribellione, regni d’omertà quasi impossibili da scardinare e distanze sempre più siderali tra i presìdi della legalità e l’altro “Stato”.
