Reggio, duro colpo alla cosca Labate. Quattro arresti per mafia e estorsioni

Potente da sempre a Reggio sud la ’ndrina Labate. E padroni assoluti nel perimetro residenziale più popoloso della città che ingloba i quartieri Gebbione e Sbarre, lo stadio “Granillo”, le aree commerciali di viale Aldo Moro e viale Calabria. Egemonia dei Labate che risale a metà anni ’80, quando hanno scelto di restare fuori dalla seconda guerra di ’ndrangheta, e lo è ancora oggi non consentendo nemmeno ai vertici di Archi ed al “direttorio” mafioso che spadroneggia a Reggio-centro di interferire nel loro immenso raggio operativo. Questa è la convinzione della Procura antimafia di Reggio, questa è la sintesi dell’operazione “Monastero”, il blitz dei Carabinieri del Ros che all’alba di ieri ha inferto un nuovo, durissimo colpo alla cosca Labate. Quattro arresti, di cui tre in carcere: in manette i fratelli Michele (69 anni) e Francesco Salvatore Labate (59 anni), e Paolo Labate (40 anni, figlio dello stesso Michele Labate); ai domiciliari il quarto indagato, il 54enne Antonino Laganà. Tutti rispondono di associazione mafiosa, con il blasone di «promotori ed organizzatori» per Michele e Franco Labate, e «partecipi» i restanti due.