Era il 24 ottobre 2017 quando don Edoardo Scordio lasciò il carcere per andare agli arresti domiciliari. Il religioso finì in manette a maggio di sei anni fa in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta “Jonny” con la quale la Dda di Catanzaro si disse convinta di aver reciso i presunti “tentacoli” che la cosca Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto avrebbe allungato sul Centro d’accoglienza per migranti di Sant’Anna. Adesso, il 76enne ex parroco della chiesa dell’Assunta e già fondatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto è tornato in libertà. Ieri, infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro ha revocato la misura cautelare dei domiciliari che don Scordio (al quale il 12 aprile 2022 vennero inflitti 8 anni e 8 mesi di carcere nel processo “Jonny” di secondo grado di rito ordinario) stava scontando nel Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa.