“Sono contento, non solo per me, sono contento per tutti. Spero che in tanti capiscano che vale sempre la pena provare a ribellarsi, scegliere da quale parte stare”. Adriano Baglioni, il tabaccaio di Ostia che nel 2014 fu minacciato di morte, intimidito, picchiato, costretto a pagare un “pizzo” prima di 100mila euro, lievitato in due giorni a 275mila, da Carmine Spada, il boss della famiglia sinti e dal suo scudiero Emiliano Belletti, ha vinto. La Corte di Cassazione ha confermato quanto stabilito in primo e secondo grado nel processo istruito dal pubblico ministero Mario Palazzi: si è trattato di un’estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Gli Ermellini hanno respinto i ricorsi trasformando in definitiva la sentenza.
