«Romeo modello della nuova ’ndrangheta»

Non hanno dubbi i giudici del Tribunale: Paolo Romeo è «l’esempio dello sviluppo moderno del ruolo ’ndranghetistico». Nel processo “Gotha” l’avvocato ex parlamentare, condannato in primo grado a 25 anni, è figura centrale. E nelle motivazioni della sentenza, 7.683 pagine depositate avantieri, viene dipinto come una raffinata intelligenza in asse con la mala reggina, lui che «ha attraversato pressoché indenne – annotano i giudici – almeno tre lustri in cui, salvo il periodo della carcerazione, ha esercitato il ruolo di soggetto al vertice della struttura criminale». Tutto, o gran parte, ruoterebbe intorno alla cosiddetta “massoneria segreta ”menzionata dallo stesso Romeo in una discussione del 17 maggio 2002, in presenza – secondo gli inquirenti – di Giorgio De Stefano.