Saguto, la difesa prova a smontare le accuse.

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«Nel maggio del 2015 c’è la prima trasmissione mediatica. I giornalisti puntano il dito su quello che viene definito come un mercimonio della funzione, perché il marito di un magistrato è coadiutore giudiziario in amministrazioni della dottoressa Saguto. Questo dà l’input alla vicenda». È quanto ha affermato ieri mattina l’avvocato Ninni Reina, legale di Silvana Saguto, ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, nel corso della sua arringa al processo sul cosiddetto “Sistema Saguto” che si celebra in Corte d’Appello a Caltanissetta.