Questa è una città dalla memoria corta. Che sposta la polvere sotto il tappeto: sperando che nessuno se ne accorga. Ma l’arcivescovo Luigi Renna ha fatto sollevare ogni drappo e scoperchiato ogni vaso sulla festa di sant’Agata. E nell’anticipazione della lettera pastorale che presenterà venerdì è ben chiaro che vuole creare anticorpi affinché non ci siano più commistioni, sospetti, nubi attorno alle celebrazioni di sant’Agata. Ma pare un martirio senza fine quello della santa patrona. Qualche settimana fa, su queste pagine, sono stati svelati i contenuti di un’informativa redatta dai carabinieri in cui emergevano troppi legami e connivenze fra alcuni componenti della festa e ambienti inquinati della malavita.