Scilla nella morsa delle ’ndrine In 14 condannati dal gup

L’inchiesta “Nuova linea”, la retata della Procura antimafia e dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria che ha colpito le generazioni moderne dell’assedi ’ndrangheta “Nasone-Gaietti”, ha prodotto il primo rilevante verdetto. Il Gup, Margherita Berardi, ha inflitto 14 condanne nei confronti del gruppo sotto accusa, tra cui capi e fiancheggiatori del clan storicamente egemone nella cittadina di Scilla. La sentenza ha messo in risalto anche quattro assoluzioni con formula piena, ribaltando la richiesta di condanna avanzata dai Pubblici ministeri: «per non avere commesso il fatto» Fabio Praticò, difeso dall’avvocato Lorenzo Gatto; «perchè il fatto non sussiste» Pasquale Alvaro e Giuseppa Ottinà, difesi dall’avvocato Renato Vigna; e Giovanni Fiore, difeso dagli avvocati Umberto Abate e Luigia Cotroneo.