Se le intercettazioni svelano il filo che lega terroristi neri mafiosi e potenti

Le intercettazioni svelano il piano criminale del killer fascio-mafioso Paolo Bellini. Le conversazioni registrate pochi mesi fa ci fanno toccare con mano come un estremista di destra condannato per la strage alla stazione di Bologna è capace di uccidere adesso l’ex moglie perché ha testimoniato contro di lui davanti ai giudici. E i microfoni captano pure la vendetta trasversale che vuole mettere in atto contro il presidente della Corte che lo ha giudicato colpevole, puntando a voler «chiudere la carriera» al figlio, un modo per dire che voleva la sua eliminazione. Ancora una volta le intercettazioni aiutano lo sviluppo di un’indagine, e in questo caso prevengono ed evitano azioni di sangue e di morte.