Sequestrata l’azienda della moglie di Bontempo Scavo

Il provvedimento in questione è dei giudici delle Misure di prevenzione del tribunale di Messina, che nei giorni scorsi hanno accordato il sequestro dell’azienda agro-pastorale di Tortorici della moglie del boss, Carmela Puglisi, per un copione che in questi anni s’è ripetuto parecchio e nei decenni precedenti è andato avanti senza che quasi nessuno muovesse un dito: le truffe agricole all’Unione Europea e all’Agea, fiumi di denaro che arrivavano “gratis”, che ingrassavano in totale silenzio i clan mafiosi tortoriciani, che poi è l’argomento centrale della recente maxi operazione antimafia “Nebrodi”. L’azienda agro-pastorale intestata alla moglie di Bontempo Scavo – scrivono i giudici nel provvedimento -, con sede in Tortorici, via Misericordia, che sulla carta risulta come “allevamento di bovini e bufala da latte, produzione di latte crudo”, ha per esempio percepito ventimila euro ogni anno dall’Agea tra il 2006 e il 2017. Lei è pure titolare della pensione di invalidità civile.