«Sistema di corruzione consolidato e professionalità nel delinquere».

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Era un «sistema di corruzione consolidato, che coinvolge, a vario titolo, soggetti che operano sia nel settore pubblico sia nel settore privato». È questa la definizione dell’intera inchiesta da parte del gip Maria Militello, che ha siglato l’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Ottavo cerchio”. Non a caso la Mobile ha preso spunto dall’iconografia dantesca, delle infernali bolgie dei fraudolenti e dei ladri, nel monumentale sottoscala letterario dell’Inferno rapportato alla desolante quotidianità. Al centro le “care e vecchie” mazzette che non passano mai di moda come scorciatoie per ottenere incarichi e appalti pubblici o privati.