«… sistemiamo a quello, sistemiamo a noi, sistemiamo tutte cose…».

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Quattrocento euro che avrebbe intascato per l’affidamento fuorilegge di un parcheggio in un agglomerato di case popolari, ovvero il “marchio” d’inciviltà ultra centenario di Messina che ancora stenta a scomparire. È questa l’accusa a carico dell’ex assessore alla Toponomastica e alla statistica ed ex consigliere comunale Giorgio Muscolino, all’epoca in quota Udc, subentrato in corsa nell’ultima fase della giunta Buzzanca. Secondo il gip è un’ipotesi di corruzione che s’è dipanata tra il marzo e il settembre del 2019, e Muscolino è coinvolto come amministratore del complesso popolare “Sottomontagna” di Camaro, gestito da Arisme, l’Agenzia per il risanamento comunale.