“Spaccialo per studente”. Nel b&b del clan Parisi un posto letto al latitante

Non solo bar e ristoranti. Ci sono anche i bed and breakfast nella disponibilità degli uomini del clan Parisi di Japigia, che in alcuni casi li avrebbero utilizzati anche per far nascondere latitanti. Emerge dagli atti dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile che il 26 febbraio ha portato in carcere quasi cento affiliati ai gruppi criminali di Japigia ( su 130 misure cautelari eseguite) ed era già venuto fuori, poche settimane fa, dopo l’arresto dell’altro boss, Eugenio Palermiti, ritenuto mandante di una gambizzazione a un 54enne e di atti persecutori nei confronti di tre collaboratori di giustizia. Che le attività di riciclaggio dei gruppi criminali baresi siano diversificate e molto redditizie lo hanno raccontato i pentiti e verificato i poliziotti. E che qualcuno vicino ai clan abbia puntato anche sui b&b lo fa capire uno degli uomini di punta del clan, Tommaso Parisi detto “il cantante”, figlio quarantenne del boss Savino.