Strage Borsellino, tre poliziotti sotto accusa per il depistaggio del falso pentito Scarantino.

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Prima degli interrogatori, suggerivano le dichiarazioni. Dopo, le aggiustavano. Un funzionario di polizia e due sottufficiali – simboli dell’antimafia in terra di Sicilia – sono accusati di aver costruito ad arte il pentito fantoccio Vincenzo Scarantino, la gola profonda che prometteva di svelare tutti i segreti della strage in cui morirono il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta. La procura di Caltanissetta ha chiuso l’indagine sul colossale depistaggio che ha tenuto lontana la verità per tanti anni e si appresta a chiedere un processo per il dottore Mario Bo, oggi in servizio a Gorizia, per l’ispettore Fabrizio Mattei e per Michele Ribaudo (all’epoca era agente scelto).