“Suor ’ndrangheta” postina della cosca

«Veicolare messaggi tra gli appartenenti all’organizzazione criminale e i soggetti detenuti in carcere». È questa la pesante accusa che la Dda di Brescia muove a suor Anna Donelli, accusata di concorso esterno e ristretta ai domiciliari. I magistrati l’accusano di avere avuto un rapporto molto stretto con i capi del clan Stefano Terzo Tripodi e suo figlio Francesco. Un rapporto che avrebbe portato la suora a mettersi «a disposizione in modo continuativo». Secondo gli inquirenti ci sarebbe stato, in particolare, un patto tra la Donelli e Stefano Tripodi.