Finisce, per ora, in una cella di Rebibbia la vicenda politica dell’ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro nella giornata che segna la battuta conclusiva del processo di mafia dei colletti bianchi “Talpe alla Dda”. Quattro ore dopo il verdetto della Cassazione che lo ha condannato a sette anni di reclusione — per aver favorito Cosa Nostra facendo sapere al boss Michele Guttadauro the la Procura gli aveva piazzato una “cimice” in Casa — il senatore dei “Pid” ha, infatti, varcato l’ingresso del carcere romano dove soggiornarono anche Cesare Previti e Pietro Longo, altri due condannati eccellenti.
