Tre tonnellate di droga in un vecchio capannone

Ennesimo blitz dei carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, guidato dal colonnello Gianluca Migliozzi, alla nuova frontiera che delimita il labile confine tra coltivazione legale e illegale della marijuana. Stavolta, il territorio passato al setaccio è quello di San Ferdinando dove, in un capannone apparentemente dismesso della zona industriale, i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 300 sacchi in plastica, dal peso di circa 10 kg ciascuno, contenenti cannabis. L’immobile, anch’esso oggetto del sequestro, è stato utilizzato per il trattamento delle piante di canapa mediante un articolato sistema di conservazione ed essicazione effettuato con luci artificiali, ventilatori di grosse dimensioni e reti in nylon. All’esito delle successive verifiche chimiche di laboratorio, effettuate dal Ris (Reparto investigazioni scientifiche), la sostanza sequestrata, pur essendo riconducibile a tipologie di piante per le quali è consentita la coltivazione, è risultata avere un valore di tetraidrocannabinolo(THC) superiore al massimo consentito dalla legge per la commercializzazione legale e dunque, su disposizione della Procura di Palmi, è stata confiscata perla successiva distruzione, già avvenuta ieri a Gioia Tauro.