Una mafia che cambia per fare “affari”

Una mafia messinese pronta a cambiare pelle a seconda con chi si trovi a fare affari. Un territorio provinciale che risente delle influenze su più versanti. Sono questi i due dati principali della relazione semestrale della Dia. Ecco in dettaglio il quadro che gli investigatori delineano per la città e la provincia. Il quadro della provincia Il territorio della provincia – scrive la Dia -, si pone quale crocevia di traffici illeciti in cui, nel tempo, è stata riscontrata la presenza oltre che dei sodalizi locali anche di altre matrici mafiose, quali cosa nostra palermitana, catanese e le cosche ’ndranghetiste. Tale aspetto, che da un lato consente di intessere alleanze, dall’altro fa assumere alla mafia messinese caratteristiche mutevoli in base ai differenti territori della provincia in cui agisce. Di conseguenza, nelle zone a nord-ovest, le peculiarità delle consorterie risultano avere modus operandi assimilabili a cosa nostra palermitana, mentre nel capoluogo, nella fascia ionica e in quella a sud della provincia i sodalizi messinesi risentono dell’influenza dei gruppi criminali etnei.