La mafia sta facendo affari d’oro anche a Messina con lo spaccio al dettaglio di crack, che è arrivato anche in mano ai ragazzini e costa appena 2 euro e 50 centesimi a dose. Il prezzo si è ulteriormente abbassato. Costa come un panino e una bibita, ma provoca danni enormi e irreversibili. Ed è una mafia, quella messinese, sommersa ma sempre più armata, che capitalizza i suoi guadagni proprio attraverso lo spaccio di droga. È questo lo spaccato emerso dalle audizioni in Prefettura, a Messina, della commissione Antimafia dell’Ars, presieduta da Antonello Cracolici. «Circolano tantissime armi che da evidenze investigative non mostrano una ripresa della violenza, segno di una mafia sempre più armata ma che sceglie di essere sommersa – ha detto tra l’altro ieri il presidente Cracolici –, le famiglie mafiose continuano a essere presenti sul territorio con tratti di continuità quasi dinastica, e con gli stessi cognomi che ricorrono di generazione in generazione. C’è un’attività estorsiva diffusa, ma paradossalmente si riducono le denunce, con una sorta di “messa a disposizione” da parte degli stessi imprenditori nei confronti dei mafiosi».
