Vendevano la droga ai ragazzini. Condanne più pesanti in appello.

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Iin appello, l’altra mattina, ovvero nel giudizio di secondo grado, lo scenario delle condanne è cambiato. Questo perché, oltre agli atti d’appello degli imputati, la corte ha dovuto valutare anche quello della Procura, siglato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, che a suo tempo non aveva condiviso soprattutto l’introduzione da parte del gup del concetto di “lieve entità”. E l’appello dell’accusa è stato accolto, con la reintroduzione del concetto di “gravità delle condotte” e un conseguente sostanziale duro aggravamento delle condanne, rispetto al primo grado.