Una serie di vertici fra mafiosi, al fine di dirimere controversie tra le diverse consorterie. Un confronto frenetico tra varie fazioni monitorato dal Gico e che ha messo in luce le continue frizioni fra i vari componenti del clan Brunetto. Come quelli svoltisi a distanza di pochi giorni, nel periodo compreso tra aprile e maggio 2019, cui partecipò, tra gli altri, Carmelo Porto, pochi mesi prima di “saltare il fosso”, collaborando con la magistratura. Un primo vertice tenutosi a Castiglione e convocato per risolvere una questione riguardante un allevatore di bestiame della zona, protetto dal clan e che per tale motivo contribuiva alle casse dello stesso con un “pensierino”.
