Voti dalla ‘ndrangheta, trema il Piemonte.

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Una nuova indagine sulla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte e sull’infiltrazione nella politica regionale è stata eseguita ieri mattina dalla Guardia di finanza di Torino nei confronti di otto persone, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola e operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Tra gli arrestati figura anche l’assessore regionale Roberto Rosso, uno dei leader di Fratelli d’Italia in Piemonte, con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta per poter essere eletto nella maggioranza di centrodestra che sostiene il presidente Alberto Cirio.