Una società creata per eludere le interdittive dell’Antimafia è riuscita a mettere le mani sull’appalto per la manutenzione del Ponte Morandi di Catanzaro. Lo ha fatto presentando un ribasso d’asta fuori mercato (quasi il 33%), il tutto a discapito della sicurezza dell’intervento e dei materiali utilizzati. Il connubio perverso tra cosche e una parte dell’imprenditoria locale, con il colpevole silenzio di funzionari pubblici, emerge con drammatica evidenza dall’inchiesta Brooklyn che ieri ha portato al sequestro, con facoltà d’uso, del ponte intitolato al senatore Fausto Bisantis. In carcere sono finiti gli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo, l’ufficiale della Dia Michele Marinaro, gli arresti domiciliari sono stati applicati a Rosa Cavaliere prestanome dei fratelli Sgromo.
