Era il grande obiettivo del giudice Giovanni Falcone già negli anni Ottanta: il forziere di Vito Roberto Palazzolo, il manager originario di Terrasini che fra la Svizzera e il Sudafrica era diventato il tesoriere dei boss Riina e Provenzano. Falcone provò in tutti i modi a sequestrare quel tesoro di mafia, ma senza riuscirci. Ecco perché oggi è una notizia importante quella che viene annunciata dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Palermo: la Corte reale civile della Thailandia ha sequestrato un conto corrente intestato alla moglie di Vito Roberto Palazzolo, così come aveva chiesto la procura diretta da Francesco Lo Voi attraverso una rogatoria.
