Il processo, il boss e l’avvocato. L’ex presidente dell’Assise di Catanzaro, Marco Petrini, il 25 febbraio scorso ha raccontato agli strabiliati pubblici ministeri della procura di Salerno dell’«aggiustamento» d’un processo riguardante il “capintesta” delle ‘ndrine di Cosenza e Rende. Il magistrato, ora sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, avrebbe “messo a posto le cose” in cambio di una somma di denaro corrispostagli da un legale. Si, un avvocato che sarebbe stato addirittura immortalato, mentre consegnava la “busta” con i soldi, dalle telecamere piazzate nell’ufficio di Petrini dalla Finanza.
