La coca da Partinico allo Zen. Una faida tra i clan sventata all’ultimo momento.

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Tre anni fa, si sfiorò una faida. Le intercettazioni dei carabinieri di Monreale che hanno portato al blitz di lunedì scorso raccontano la grande fibrillazione nelle viscere di Palermo. «Io non mi spavento», diceva il braccio destro di Guida, Massimo Ferrara, trafficante con base a Trapani. E, intanto, le cosche palermitane incaricavano un padrino autorevole, Ignazio Traina di Santa Maria di Gesù, di indagare. Sembra la sceneggiatura dell’ultima serie di Gomorra, ma purtroppo questa è la drammatica realtà. Ignazio Traina, padrino di lungo corso, già condannato nel 2011, mise in allerta la sua rete. E capì da dove veniva il problema. Dai partinicesi, negli ultimi tempi attivissimi nel traffico di droga