I suoi uomini dicono di lui: «È ben voluto da tutti, e chi non lo vuole bene gli porta rispetto». E se ne danno una ragione: «Un conto è la mafia cattiva, la mafia infame, e un conto è la mafia buona». Il boss di Gela Salvatore Rinzivillo era così “buono” che uno stimato avvocato romano, Leonardo Ferlito, gli baciò la mano non appena lo vide entrare al ristorante “Da Brando”, sulla Flaminia vecchia. Era il 23 maggio dell’anno scorso, i finanzieri del Gico osservavano a distanza.
