Niente domiciliari per Giovanni Brusca, in carcere da 23 anni per la strage di Capaci e altri crimini efferati come aver sciolto nell’acido il figlio tredicenne del pentito Giuseppe Di Matteo. Lo ha deciso nella tarda serata di ieri la Corte di Cassazione, che ha sposato le tesi del procuratore generale che nella sua requisitoria ha scritto ai giudici della Prima sezione penale di negare il beneficio a Brusca.
