Mafia, in manette Leonardo Badalamenti custode dei segreti del tesoro di don Tano.

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Da un passato che sembrava ormai lontano è riemerso all’improvviso. Con arroganza, con il carico dei suoi segreti. Venerdì scorso, Leonardo Badalamenti, il secondogenito di don Tano, il padrino della vecchia Cupola mandante del delitto di Peppino Impastato, ha forzato il cancello d’ingresso del casolare di Cinisi confiscato al padre. E ha cominciato a urlare: «Questa è casa mia». Sventolando un provvedimento della corte d’assise di Palermo che gli restituisce quella casa in contrada Uliveto. «Ma non è un provvedimento definitivo», gli ha risposto a muso duro il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo. Ieri, Leonardo Badalamenti, 60 anni, è stato arrestato della Direzione investigativa antimafia: gli investigatori del centro operativo di Palermo erano sulle sue tracce da qualche mese, dopo aver saputo di un mandato di cattura internazionale emesso dalla procura di Barra Funda in Brasile.