Il colloquio tra Gratteri e Grande Aracri. «Lei fa lo spettatore non il capo crimine».

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«Non so chi sia attualmente il reggente della cosca». È praticamente questa l’ultima frase delle breve collaborazione del mammasantissima Nicolino Grande Aracri. Dieci ore di interrogatorio raccolte in un verbale di quasi 300 pagine ora depositato dalla Dda di Catanzaro per dimostrare la non credibilità del boss di Cutro. È il 22 aprile scorso quando “Mano di Gomma” si siede per l’ultima volta davanti ai magistrati della Dda catanzarese. Per questa occasione assieme all’aggiunto Vincenzo Capomolla e al sostituto Domenico Guarascio c’è anche il procuratore capo Nicola Gratteri.