Il boss Nicolino Grande Aracri: ruota tutta intorno al potente capoclan di Cutro e alla sua rete di contatti l’operazione messa a segno ieri dalla Dia di Catanzaro, i cui uomini hanno eseguito due decreti, uno di sequestro e l’altro di confisca di beni, per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro. I destinatari sono rispettivamente Pasquale Gianfranco Antonio Barberio, 72 anni, lametino trapiantato nel Crotonese, imprenditore con rilevanti interessi economici nel settore immobiliare turistico-alberghiero, e Salvatore Scarpino, 52, imprenditore specializzato nella lavorazione del legname, arrestato nell’ambito dell’operazione Kyterion e già condannato in primo grado a dieci anni di carcere. Entrambi – pur se con posizioni e ruoli differenti – sono ritenuti contigui alla cosca di ’ndrangheta di Cutro.
