I padrini a tavola. Le mani di Cosa nostra sui ristoranti del centro.

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Hanno tutti grandi progetti i boss di Palermo. Arresti e sequestri non sembrano fermarli. C’è un fiume di soldi, proveniente dal traffico di droga e dalle scommesse on line, che deve essere investito in affari puliti. In cima alla lista, ci sono i ristoranti del centro. La presenza di Giuseppe Calvaruso nel “Carlo V” di piazza Bologni, sequestrato ieri mattina dai carabinieri del nucleo Investigativo, è solo l’ultimo capitolo di un lungo business. Che deve far riflettere sulla capacità di Cosa nostra di penetrare nell’economia legale grazie ai soliti insospettabili prestanome. Insospettabili che cercano i mafiosi per rilanciare i propri affari.